Le nuove regole fino al 25 marzo. Il vademecum

Che cosa chiude?
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusi i mercati su strada, chiusi i centri estetici, parrucchieri e manicure.
Chiusi i bar, i pub, i ristoranti. I servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.
Che cosa resta aperto?
Le attività commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai: tutti devono far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise.
Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali.
I servizi bancari, finanziari, assicurativi.
Le pompe di benzina, gli idraulici, i meccanici e gli artigiani in genere.
L’attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalientare.
Industrie e fabbriche – ha detto il presidente del Consiglio – continueranno le proprie attività a condizione che proteggano i lavoratori con protocolli di sicurezza speciali.
Cosa cambia?
Il funzionamento dei mezzi di trasporto pubblico, che potranno adattare il numero di corse per garantire solo i servizi minimi essenziali.
La regola madre
Dobbiamo limitare gli spostamenti”, limitandoli a “motivi di necessità, emergenza, o per fare la spesa”. L’effetto di questo “grande sforzo”, ha detto Conte, “lo potremo vedere tra un paio di settimane. Non bisogna pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l’impatto di queste misure. Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo in fretta da questa emergenza: il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi. Siamo parte di una medesima comunità: ognuno si giova dei proprie e degli altrui sacrifici.

E’ importante comunque avere sempre con se l’autocertificazione messa a disposizione dal Ministero degli Interni. https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_10.3.2020.pdf

Lo Studio rimane aperto, ma senza ricevimento al pubblico. Abbiamo la possibilità di fissare appuntamenti in Video Conferenza tramite skype (studiomellina) o WhatsApp (3491997848)

Ci potete contattare telefonicamente allo 090.9284916, via mail (segreteria@studiomellina.it) e via messeggi WhatsApp (3491997848).