Estratto di un interessante articolo pubblicato oggi ne Il Sole 24Ore scritto da Gaetano De Vito:
“Gli elementi dei bilanci da considerare per la verifica della condizione di operare in regime di holding secondo la normativa Atad (Dlgs 142/2018) sono ora solo quelli patrimoniali, avuto riguardo all’eliminazione dell’abbinamento con i proventi finanziari del conto economico. Come recentemente chiarito dall’agenzia delle Entrate, in linea con l’interpretazione data su queste pagine (si veda «Il Sole 24 Ore» del 15 febbraio), questa verifica andrà effettuata con l’approvazione dei bilanci chiusi al 31 dicembre 2018, da cui decorreranno i 30 giorni per le comunicazioni all’anagrafe tributaria. Tenuto conto di questo, le holding verificheranno la loro appartenenza alle «società di partecipazione non finanziaria» quando gli elementi patrimoniali avranno superato il 50% del totale dell’attivo oppure l’attività di assunzione di partecipazioni sia esercitata in via esclusiva. Il dubbio da chiarire riguarderebbe l’inclusione o meno degli impegni e delle garanzie verso il gruppo, posto che questi elementi patrimoniali sono ora contenuti esclusivamente nella nota integrativa. Va precisato che, oltre al valore delle partecipazioni, gli elementi patrimoniali da sommare saranno esclusivamente quelli relativi alle attività finanziarie svolte verso le società del gruppo, come i finanziamenti infragruppo; restano pertanto esclusi tutti gli altri elementi intercorrenti con le società partecipate, come i crediti e i debiti commerciali nonché quelli derivanti da royalties, da affitti o locazioni operative nonché da accordi di consolidamento fiscale, escluso il leasing finanziario.”
fonte: Il Sole 24Ore del 29.03.2019 – Gaetano De Vito