La giurisprudenza della Corte di giustizia mette a fuoco i limiti delle libertà di stabilimento e di circolazione dei capitali sancite dal Trattato sul funzionamento dell’Unione e del campo d’applicazione dei benefici previsti dalle direttive “madri e figlie” e “interessi e royalties”. Ci sono due sentenze di riferimento, rispettivamente la sentenza C-135/17 del 26 febbraio 2019, paragrafo 73, compresa la giurisprudenza citata, in materia di legislazione sulla tassazione per trasparenza dei redditi delle società estere partecipate localizzate in Paesi a bassa fiscalità. Altra sentenza la C-685/16 del 20 settembre 2018, sul caso in cui l’esenzione degli utili provenienti da Paesi extraue venga subordinata a condizioni più rigorose di quelle richieste per gli utili di fonte interna.
– Marco Piazza, Alessandro Savorana – Spetta al Fisco dimostrare l’abuso del diritto comunitario, Il Sole 24 Ore, venerdì 8 marzo 2019, pag. 23