Attività estere, tre opzioni

Più dati per il Fisco grazie allo scambio automatico d’informazioni tra le amministrazioni finanziarie dei paesi che hanno sottoscritto il Common reporting standard. Nei mesi scorsi sono state inviate migliaia di comunicazioni ai contribuenti italiani che risultano detenere attività finanziarie all’estero non indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, con lo scopo di promuovere il cosiddetto «adempimento spontaneo».
– Angelo Carlo Colombo, Vincenzo Cristiano – Cooperazione antifrode Iva, Italia Oggi, venerdì 19 ottobre 2018, pag. 28