Il professionista che partecipa attivamente nella gestione di una società risponde anche degli illeciti fiscali da questa commessi. Prestare una fideiussione personale a sei zeri a favore dell’azienda assistita come cliente è infatti un’azione «non spiegabile alla luce della sola veste professionale», che induce a ritenere un ruolo di amministratore di fatto e socio occulto. Questo l’orientamento espresso dalla 3ª sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza n. 46216/18, depositata il 12 ottobre 2018