La convenienza per aderire al regime Iri scatta per redditi d’impresa superiori a 50 mila euro. Mentre nell’ottica dei soci il regime appare conveniente nel caso in cui, per ogni partecipante, sia ipotizzabile un reddito da assoggettare a Irpef non inferiore a 30 mila euro. Sono queste le riflessioni che è possibile ricavare dallo studio «Imposta sul reddito d’impresa (Iri). Inquadramento, potenzialità e criticità» che la Fondazione nazionale commercialisti ha pubblicato lo scorso 28 febbraio.