Secondo l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ci sono molte lacune ed ostacoli nel decreto. Rispetto ai parametri definitori dell’entità di importo ammesso alle “garanzie speciali da COVID-19” che possono essere rilasciate da SACE e dal Fondo centrale PMI fino al prossimo 31 dicembre 2020 i commercialisti sottolineano come “nel decreto-legge vi è un uso alternato di termini quali “fatturato” e “ricavi”, una trascuratezza nell’affiancare al termine “ricavi”, ove utilizzato, quello di “compensi”, una indeterminatezza sulla tipologia di “dichiarazione fiscale” rilevante tra quelle possibili (REDDITI, IVA, entrambe?) e una inadeguatezza descrittiva di come procedere relativamente ai soggetti beneficiari costituiti o entrati in attività successivamente all’1 gennaio 2019, che devono necessariamente essere corrette in sede di conversione in legge del presente decreto”. La categoria chiede dunque di sostituire il termine “fatturato” con le parole “ricavi o compensi” e affiancare al termine “ricavi”, ove utilizzato, le parole “o compensi”.