La mini-voluntary apre le porte a chi è ritornato all’estero

Per la mini-voluntary al 3% che consente di regolarizzare le omissioni degli obblighi di monitoraggio fiscale non è necessario che lo status di soggetto fiscalmente residente in Italia o che lo status di frontaliere permangano ancora per il 2017. Niente sanatoria per chi ha ricevuto la notifica di avvisi di accertamento o atti di contestazione relativi alle attività e alle annualità oggetto di regolarizzazione. Nessuna preclusione, invece, per chi ha ricevuto inviti, questionari, processi verbali di constatazione o avvisi bonari dalla liquidazione delle imposte e dal controllo formale delle dichiarazioni. È quanto emerge dalla circolare 12/E/2018 di ieri.
– Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi – Mini-voluntary, regole rigide, Italia Oggi, giovedì 14 giugno 2018, pag. 35